2024-11-26 12:58:47

Alessandro Basciano ha rotto il silenzio televisivo dopo la scarcerazione di sabato scorso.

Il 35enne, che è accusato dall’ex compagna e madre di sua figlia Sophie Codegoni di stalking e che la settimana scorsa è stato un paio di giorni in carcere, ha parlato con ‘La Vita in Diretta’.

Basciano ha affermato di aver usato parolacce, ma di non aver mai fatto minacce alla 24enne, sottolineando che lei non è “la vittima” della situazione.

“Io non sto bene e sto cercando comunque di superare questo momento un po’ anche con la giustizia e la verità, che già da subito ha fatto i suoi passi”, ha detto.

La giornalista legge allora un messaggio pesante di minacce che alcuni hanno attribuito a Basciano, ma lui ha smentito di averlo mai inviato.

“Se io avessi mai detto, cosa non vera, una frase del genere, secondo te perché lei, con tanto di chat e messaggi, nei giorni prima dell’arresto mi chiede di accompagnarla a ritirare la spesa con la mamma, andare a prendere la bambina insieme? Se tu hai paura, hai la voglia e la necessità di farti accompagnare a fare la spesa?”, ha aggiunto.

Alessandro ha ammesso di aver avuto modi irrispettosi, ma ha voluto ribadire di non ritenere di essere arrivato a fare minacce.

“Sicuramente ci sono state delle situazioni in cui, anche a livello verbale, c’è stata magari una mancanza da parte mia di rispetto nei modi, nell’interagire, quindi con l’utilizzo di parole forti e parolacce, ma mai minacce”, ha continuato.

I messaggi circolati nei giorni scorsi, ha proseguito, non gli apparterrebbero.

“Sono virgolettati di frasi riportate che non sono né su messaggi e né su messaggi vocali. Quando esiste una discussione, purtroppo a volte interagisci in modo verbale tra virgolette ‘violento’, ma per delle parolacce, degli insulti non si è mai sentito che qualcuno faccia la galera, anche se parliamo di un periodo storico molto delicato”, ha affermato.

Basciano ha quindi concluso sostenendo che la situazione tra lui e Sophie non avrebbe dovuto portare a una denuncia.

“Quando si riscontrano veramente reali episodi di violenza, bisogna denunciare, quando hai realmente paura di una persona che hai di fronte, non quando accadono cose come sono successe a me, perché io non sono vittima, ma non è neanche vittima lei”, ha chiosato.

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