2024-06-06 13:32:55

Jake Gyllenhaal ha detto che avere una “cecità legale” è stato “vantaggioso” per la sua carriera.

L’attore di “Donnie Darko”, 43 anni, ha una vista di 1/375 (il che significa che deve essere a circa 6 metri di distanza per vedere un oggetto che un’altra persona vedrebbe da quasi 400 metri) e indossa lenti correttive da quando ha solo sei anni dopo essere nato con un occhio pigro, che si è poi risolto naturalmente.

Ha raccontato all’Hollywood Reporter di essere classificato legalmente come cieco: “Mi piace pensare che sia vantaggioso. Non ho mai sperimentato altro”.

“Quando al mattino non riesco a vedere, prima di indossare gli occhiali, è un momento in cui posso stare con me stesso”, ha aggiunto.

Jake ha raccontato di aver tolto le lenti a contatto per una scena del film del 2015 “Southpaw”, in cui la polizia informa il suo personaggio Billy ‘The Great’ Hope che sua moglie è morta. Ha detto che così è stato costretto a sembrare come se stesse ascoltando “più attentamente” gli agenti.

Jake ha anche rivelato di essere attivamente alla ricerca di progetti cinematografici che “lo spaventano un po'”.

Ha detto: “La sensazione che voglio provare è: ‘Riuscirò a farlo?’. Che mi si chieda di fare cose che ancora non conosco di me stesso”.

L’ultimo ruolo di Jake, ovvero quello di Elwood Dalton nel remake del film cult “Road House” di Patrick Swayze, lo ha messo alla prova.

Ha scolpito il suo corpo fino ad arrivare al 5% di massa grassa per la parte. Ha anche avuto un’infezione da stafilococco per aver premuto con la mano su un mucchio di vetri rotti dopo aver girato una scena di combattimento.

Ma Jake ha ammesso di essere preparato al fatto che l’accettare sfide importanti possa in qualche modo ritorcersi contro di lui.

Ha aggiunto: “Ci sono film che ho realizzato in cui le persone mi hanno detto: ‘Amico, è stato intenso. È stato perfetto. È stata dura’”.

“E ci sono stati molti momenti in cui ho pensato, ‘Aspettate, com’è fare un film e pensare tipo: è stato semplicemente divertente?’”, ha continuato.

“’Road House’ è stato sicuramente così”, ha concluso.

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