2024-10-11 11:29:34

Al Pacino crede che la paternità sia un “piccolo miracolo”.

L’attore 84enne – che ha Julie, 34 anni, i gemelli Anton e Olivia di 23 anni, e Roman di soli 16 mesi – ha ammesso che essere genitore lo ha “cambiato in meglio” e non pensa che diventare di nuovo padre così avanti nella vita sia stato diverso dalle precedenti esperienze.

Ha detto alla rivista People: “È semplicemente meraviglioso avere dei figli. Per me è stato fantastico”.

“Mi ha cambiato, se così si può dire, in meglio. Mi ha cambiato per tutta la vita. E l’idea di concentrare la tua attenzione su altri esseri umani che per caso sono i tuoi figli… c’è dell’amore”, ha aggiunto.

Quando gli è stato chiesto cosa ci sia di diverso nell’ultima paternità, ha risposto: “Beh, è sempre la stessa cosa. È sempre la stessa cosa. È un piccolo miracolo. Questo è tutto ciò che posso dire”.

“Mi piace, sono molto felice di vedere i miei figli. È fantastico”, ha sottolineato.

L’attore, noto in tutto il mondo grazie a film come ‘Scarface’, ha recentemente ammesso di voler “vivere un po’ più a lungo” per il bene del suo bambino più piccolo.

Ha detto al New York Times riguardo il piccolo: “Sta cominciando a entrare un po’ di più nel mondo. Sta imparando cose”.

Gli è stato chiesto se il suo ultimo memoir, ‘Sonny Boy’, lo abbia scritto anche per Roman, ha fatto sapere: “Questo è uno dei motivi, ovviamente. E questa è stata una spinta per me a rimanere (al mondo, ndr) un po’ più a lungo, se possibile”.

La star di Hollywood non sa se proprio la sua età sia stata una motivazione per avere un altro figlio.

Alla domanda se sia possibile “che avere un figlio a 83 anni sia stato una reazione alla consapevolezza della mortalità”, ha risposto: “Wow, è una cosa profonda. Devo davvero pensarci. Non lo so. Forse? Non lo comprendo bene”.

Al ha comunque ammesso che avere un figlio piccolo gli ha dato una prospettiva “diversa” sulla vita.

Ha detto: “Quando ho visto il bambino, piccolo, lì, e il modo in cui era semplicemente… lo guardi in modo diverso ora. Lo guardi come: cos’è questo? È così sorprendente!”.

“È per questo che sono stato così entusiasta di sentire del Big Bang. Perché ho pensato, non morirò!”, ha continuato.

“Non intendo letteralmente. Intendo spiritualmente. C’è qualcosa là fuori che è più grande di noi! Non puoi dire ‘meglio’, perché non lo conosci, ma c’è qualcosa che là fuori che è più di quanto possiamo capire”, ha concluso.

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